La Mia ultima visita a UG

Di Narayana Moorty

 Traduzione di: Piazza Pierluigi

All’inizio di febbraio 2007 quando seppi, (da Julie Thayer e Paul Arms), che UG era caduto di nuovo nel bagno nel suo appartamento in Italia, mi allarmai per la sua salute e lo chiamai, (mi era stato detto che questa volta si era fatto veramente male). Una cosa simile era già successa nel 2004. UG disse che tutto andava bene e mi mandò i suoi saluti. Lo richiamai una settimana più tardi. Mi rispose Larry e mi disse che io sarei dovuto andare a visitare UG. Io dissi a Larry che avrei provato a venire in estate. Egli disse: “No, no! Tu non capisci è piuttosto urgente, tu dovresti venire ora”. A quel punto UG prese il telefono e disse: “devo vederti prima di morire. Se non ti vedo morirò con grande dolore”. Io dissi a Larry, lasciami il tempo di trovare un volo, poi ti farò sapere. La telefonata andò avanti mentre UG e Larry parlavano tra loro, ed io udii nel sottofondo UG dire: “perché dovrebbe pagare? Io pagherò per il suo viaggio”. Larry mi ripetè la cosa. Più tardi UG disse a Sarito e Mario di sbrigare le pratiche per il mio viaggio e di trovare una sistemazione dove io avrei potuto rimanere durante la mia visita a UG in Vallecrosia Italia.  

Lasciai Monterey, California il 14 febbraio di mattina ed arrivai a notte fonda del 15 febbraio a Nizza in Francia, dove era venuto Mitra, un amico di UG, a prendermi per condurmi a Vallecrosia. A causa di qualche disguido per il fuso orario, Mitra dovette attendere un paio d’ore in aeroporto. Egli mi è stato veramente utile nel portare il mio bagaglio che si era rotto nel viaggio. 

La mattina dopo il mio arrivo, dopo che io avevo chiamato UG col cellulare di Mitra, Larry venne a prendermi all’albergo dove ero alloggiato.

 

 [foto cortesemente fornita da Lisa Taranto]

 

Quando entrai nel “covo” di UG con Larry, UG stava riposando sul divano e si alzò per salutarmi. Sembrava più gracile dell’ultima volta che lo avevo visto nella mia casa in California nel gennaio 2006. Strinsi la sua mano, dopo averlo salutato alla maniera indiana. Dopo che lo ebbi salutato in quel modo mi sentii immerso in un vasto campo di energia che mi avvolse. Mi sedetti accanto a lui, stringendo ancora la sua mano ed a quel punto ebbi uno strano “feeling” che avevo avuto poche volte prima di allora. - Io potevo sentire come non ci fosse separazione tra lui e me! In entrambi agiva la stessa energia! Lo stesso flusso che avvolge ogni uomo. Nessuna meraviglia che UG abbia potuto legare a sé così tante persone.  

Esattamente come mi aspettavo la stanza era piena di gente. C’era un andirivieni costante di visitatori, alcuni dei quali andavano via dopo essere rimasti un poco. L’appartamento era riscaldato più del livello normale; noi tutti sapevamo che a UG piaceva mantenere l’ambiente piuttosto caldo quasi afoso. Questo caldo aveva come conseguenza che la gente non voleva stare troppo a lungo nella stanza. 

UG espresse il suo apprezzamento su di me: “Tu mi hai reso quello che sono oggi!” ed io risposi, “Assurdità, se mai è il contrario”, sapendo molto bene che stava esagerando come suo solito.  

Più tardi Guha mi riferì che dopo che lasciai la stanza UG aveva detto “Moorty ha avuto un ruolo principale nella mia vita”. 

In un’altra occasione, io avevo espresso il mio apprezzamento a UG, dicendogli che ero felice di averlo incontrato ed aver speso quasi un terzo della mia vita con lui. Anch’io gli avevo detto che lui aveva avuto un ruolo primario nella mia vita. Allora avevo iniziato a vantarmi di me stesso dicendo che avevo superato la paura della morte e che anche se fossi morto il giorno dopo per me non avrebbe avuto nessuna rilevanza. Lui aveva risposto che egli era pronto a morire anche lì ed in quel preciso momento. Io avevo continuato “anche io” ed ero andato avanti a vantarmi per avere integrato la morte nella mia vita. Per tutta risposta UG disse sarcasticamente “Suona profondo”.

 *** 

Vallecrosia si trova nella riviera ligure tra le città di Ventimiglia e Bordighera ed è circa un’ora di macchina da Nizza in Francia.

 

 

L’appartamento di UG è stato costruito per lui dai suoi amici Lucia, Anita e Giovanni nella loro villa in Vallecrosia. E’ appena oltre la via principale della città ed è annesso a due edifici antichi. In mezzo, tra l’appartamento di UG e le due costruzioni, c’è una cucina confinante con una stanza da giorno, nella quale c’è una scala che sale ai piani superiori e una porta che conduce nella stradina posteriore. La villa ha giardini spaziosi con frutteti di limoni e di aranci ed un prato d’erba. Nel prato c’erano delle sdraio ed altre sedie ed un paio di tavoli. Il prato è costantemente tenuto pulito dall’impegno di Lucia. Come si entra dalla porta principale si segue un percorso pavimentato che attraversa un arco e si arriva all’appartamento di UG. Fuori dall’appartamento si possono vedere decine di calzature sul pavimento di pietra. Occasionalmente c’era anche un gatto nero che girava attorno alla casa.

Nella stanza da giorno c’è una finestra che guarda sul giardino, un tavolo e parecchie sedie ed è il luogo dove la gente lascia i propri effetti personali Le persone solitamente toglieva le scarpe anche quando entravano qui. Lasciavano i loro computer e le cose che avevano sul tavolo. Per i computer c’era un collegamento a banda larga sperimentale che riusciva a gestire una copia di connessioni contemporaneamente. Le persone qualche volta avevano problemi nel connettersi ad internet, ma con l’aiuto di Mitra e di altri qualche volta si riusciva ad avere miglior fortuna.

Una porta a vetri da accesso nell’appartamento di UG. Le tende rosse messe sulla vetrata sono spesso chiuse per prevenire che la luce intensa del giorno disturbi il suo riposo. Alla destra dell’entrata c’è la stanza di UG, con il suo letto e le poche cose che possedeva, come alcuni vestiti, l’archivio [1] e poche carte.

Il soggiorno è piuttosto piccolo con una stufa a legna e una grande vetrata che permette l’accesso della luce quando è necessario.

A sinistra c’è l’accesso ad un piccolo bagno e una cucina, con un forno a microonde e un frigor.

 

* * *

 

Il mio appartamento in hotel era al sesto piano in un edificio con un ristorante pizzeria ed un negozio situati al primo piano. C’era una vista spettacolare del mare dalla mia stanza e un'altra vista spettacolare della strada lungo la spiaggia, con da una parte gli alti edifici e dall’altra parte i lampioni da cui pendevano luci a coppie.

 

* * *

 

Dopo il mio arrivo, venni a conoscenza dei dettagli sulla caduta di UG che era avvenuta circa 5 o 6 settimane prima. Secondo quanto UG stesso raccontava, egli ebbe problemi alla gamba e cadde nel bagno, la sua testa battè sul lavandino ed iniziò a sanguinare ed egli svenne. Quando riprese conoscenza sentì bussare alla porta del soggiorno. Erano circa le 5 di mattino. Lentamente strisciò sul pavimento fino alla porta ed in qualche modo riuscì ad aprire. Era Avner che faceva la sua prima visita del mattino. Egli vide le condizioni di UG e lo aiutò a collocarsi sul divano.

Da allora UG ha avuto sempre qualcuno che lo sorvegliava tra cui i più costanti sono stati Louis e Melissa. [2] Ma molti altri erano attorno a lui a provvedere alle necessità quotidiane. Avner da Israele curava la stufa a legna, Sarito dalla Germania curava i nuovi arrivi. In cucina Melissa, Trisha, Larry e Susan, Anandi, Lakshmi, Kathy dall’Ungheria, Lucia, Golda dall’Australia, Paul Arms e Viresha, e così via. Poi c’erano i compiti logistici come trasportare le persone, prenotare i voli o i treni, trovare gli alloggi per chi veniva a visitare UG ed a questo pensavano, (Mitra e Mario) ed ultimo ma non meno importante era fare film e foto, compito di Lisa e Avner ma anche di molti altri. Le persone si davano il cambio a cucinare. C’erano pranzi eccezionali, tutti sempre vegetariani, specialmente cucinati da Melissa e dalla nostra ospite Lucia. Golda ha fatto il suo famoso “chai”.

E’ grazie a Lisa ed Avner se abbiamo filmati che ricordano molti degli avvenimenti attorno a UG negli ultimi giorni. Le registrazioni si sono arrestate bruscamente perché Lisa dovette partire con me il nove marzo ed anche perché circa 10 giorni prima del suo ultimo respiro, UG chiese a Mahesh di uscire ed di invitare tutti ad andare via. “Tornate da dovunque siete venuti e non rimanete neppure nei paraggi”, fece dire loro da Mahesh.

Nonostante l’evento tragico, c’era una sorta di aria festosa, sebbene va detto che mentre UG riposava le persone rimanevano accanto a lui sedendo in maniera sobria e solenne, solitamente la gente scherzava sempre attorno a UG e UG non ha mai rinunciato alla sua ironia e non ha mai cessato di inveire, di infuriarsi, di sgridare o punzecchiare le persone attorno a lui. La sua ironia, particolarmente verso se stesso, non conosceva limiti. Nella stanza  vicino alla cucina, nella cucina  e fuori nel patio, la gente chiacchierava, scriveva mail, parlava via internet, trasferiva video e foto che avevano preso e così via, dal mattino alle sei fino alla sera alle 20.

 

 

Quando Louis era presente gli veniva chiesto di leggere qualche pezzo o di fare qualche cosa d’altro e lui lo faceva sempre col suo umore irriverente. Lui poteva fare dondolare U.G. sul divano muovendo il divano stesso. Poteva fare un’imitazione di Larry sul sofà, che si stirava e faceva ondeggiare le gambe. O poteva cantare le canzoni che erano state composte su UG, o mostrava i suoi disegni, o leggeva dal suo libro che lui stesso stava scrivendo su UG. Qualsiasi cosa facesse la coloriva col suo umore creativo.

Qualche volta veniva chiesto a Larry di interpretare le sue commedie oppure leggere dal libro di Chandrasekhar o leggere gli scritti di qualcun altro. Oppure UG stesso poteva leggere qualche cosa dall’”archivio” o da articoli su di lui, collezionati da internet da Lisa. Oppure Nataraj poteva fare qualcuna delle sue letture astrologiche. I cellulari squillavano costantemente con chiamate di persone che volevano parlare con UG. C’erano poi sessioni quotidiane dell’ascolto del polso di UG fatte dal Dottor Paul Lynn, dalla dottoressa Susan Nettleton, (ora Morris), da Ramateertha, da Doris e da Vibodha. C’erano periodiche consultazioni mediche sulle condizioni di UG, che avevano più il compito di intrattenere le persone che non quello di serie consultazioni, visto che UG non ha mai veramente consultato un dottore.

Uno dei pezzi di intrattenimento, (ce n’erano diversi), era fatto da Chin Meyer, un commediografo tedesco di Berlino. Io ho assistito a diverse sue rappresentazioni, naturalmente fatte su richiesta di UG. Quasi tutte riguardavano le massime di UG sui soldi che Chin aveva tradotto in tedesco. Egli leggeva la versione inglese e la cantava tradotta in tedesco. I tedeschi che partecipavano, in modo particolare Nataraj, apprezzavano molto la traduzione. Io, non conoscendo il tedesco non potevo apprezzarla. Più tardi Chin mi mostrò un video in internet, del suo spettacolo e mi diede un suo poster. Lui è molto famoso in Berlino.

Per aggiungere sapore alla scena, occasionalmente giravano tra i presenti confezioni di cioccolato Leonidas portato dalla Germania, o altre prelibatezze.

 * * * 

C’erano occasioni nelle quali UG chiedeva che venissero portati degli scritti, incluse le referenze che lo riguardavano che Lisa stampava da internet, egli avrebbe letto da lì o avrebbe chiesto a Larry o a qualcun altro di leggere. Oppure veniva chiesto a Vibodha di leggere un pezzo dall’”archivio” sul computer. Uno dei rimproveri che UG ci faceva costantemente era di non essere abbastanza veloci nel trovare le cose sul computer. Qualche volta c’era qualche e-mail di qualcuno che veniva letta. Una volta Sarito stava leggendo una lettera di qualcuno che affermava che UG l’aveva toccato interiormente in una maniera con cui nessun altro l’aveva toccato e scoppiò lei stessa a piangere. Qualcun altro dovette finire di leggere. Il pianto di Sarito era il pianto di ciascuno dei presenti, perché ciascuno era stato toccato nello stesso modo.UG ha avuto un rapporto speciale, anche se manifestato in maniera diversa con ciascuno di noi.

In uno di questi incontri, UG iniziò un attacco contro questa mania di collezionare le carte e chiese a qualcuno di gettarle nel fuoco. Vi erano incluse anche le lettere scherzose che Yashoda gli aveva inviato fingendo di essere il Dalai Lama, Ramana Maharishi ed altre celebrità ed anche le foto fatte con un software di “morphing” da Robert in cui si vedeva una trasformazione di UG in Marilyn Monroe. 

* * *

Nessuno ha servito UG con la stessa dedizione di Louis. Non che gli altri non lo abbiano servito bene, ma Louis lo faceva con piacere e senso dell’umorismo. UG gli è sempre stato grato per i suoi servizi; gli comprò persino un computer portatile con la stampante che aveva un costo considerevole. Disse pure che gli avrebbe dato i 300.000 dollari che gli rimanevano se lo avesse aiutato ad andarsene, ma nessuno di noi avrebbe fatto una cosa simile.

Si poteva avere l’impressione che UG stesse soffrendo, ma eccetto qualche momento sporadico non lo espresse mai. Il suo cardio-spasmo si era acutizzato e in conseguenza di ciò egli mangiava pure meno del suo solito, che era già poco. Una piccola porzione di riso, idli o upma [3] o pochi spicchi di arancia o acqua calda. Frequentemente rimetteva la maggior parte dei liquidi. Bicchieri di plastica o di carta e tovaglioli erano sempre a disposizione per raccogliere il vomito e pulire. Ovviamente stava perdendo i fluidi del corpo. Il suo livello di energia andava diminuendo. A volte rimaneva con la testa su un cuscino appoggiato al bordo del divano respirando faticosamente. Qualche volta si addormentava.

Un paio di notti ho pensato che il suo soffio vitale stesse per abbandonarlo. Non ho capito come abbia fatto a superare quei momenti ma con mio grande stupore egli raggiunse la mattina.

Io lo incoraggiavo ad alzarsi ed a fare qualche passo, chiaramente con qualcuno che lo sorreggesse. Egli riuscì persino a muoversi attraverso la stanza. Prese anche la mano di Louis e pretese di fare qualche passo di danza con grande divertimento dei presenti. Tutto sembrava procedere bene finché una mattina ci fù una battuta di arresto: circa attorno alle 4 di notte fu accompagnato in bagno, (solitamente era trasportato in bagno con una sedia), e in quel frangente si alzò in piedi, mentre Louis si era distratto un attimo per dire qualche cosa a Melissa. Quando Louis  ritornò, notò che gli occhi di UG stavano roteando nelle orbite mentre lui era crollato sull’asse del water. Louis lo dovette riportare sul divano pigliandolo in braccio e, da quanto so, da quella volta UG non  camminò più. 

* * * 

Il secondo giorno della mia permanenza, appena fui entrato nella stanza, UG mi aveva dato un incarico: “perché non cucini l’upma oggi?”, mi aveva detto. Io acconsentì ed immediatamente richiesi l’aiuto di Larry e di Susan. UG, nel suo modo scherzoso proibì a Larry di cucinare, ma Larry e Susan andarono in drogheria a comprare il necessario per fare l’upma. Susan poi mi ha aiutato in cucina. Ne ho cucinato un po’ a parte per UG, perché lui non ama i cibi con molte spezie, in modo particolare lo zenzero, con un po’ più di sale per soddisfare il suo gusto e gliel’ho mandato attraverso qualcuno, (penso fosse Avner). Avner ritornò con i commenti di UG sull’upma. “perché Moorty ha messo così tanto sale nell’upma?” Io di rimando ho inviato la mia risposta sempre attraverso Avner. “Da quando UG si lamenta per un eccesso di sale?” UG sorrise alla mia risposta mandata da Avner. 

* * * 

Tanto per rimanere un po’ lontano dal caldo dell’appartamento e per non affollare troppo UG, ogni tanto, mi piaceva sedermi nella stanza vicina alla cucina facendo una cosa o l’altra. Ho aiutato Lisa a pulire il suo computer visto che si lamentava di quanto fosse diventato lento. Presto, grazie alla pubblicità che lei mi aveva fatto, mi ritrovai a dover fare la stessa cosa per Avner, per Paul Lynn. Feci anche un CD copiando della musica indiana che avevo suonato poco prima nella stanza di UG. 

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Una mattina, c’era una discussione che riguardava un pezzo che UG aveva precedentemente dettato a Louis e che era solo sul suo computer, a cui era stato dato il titolo de: “il canto del cigno”. UG mi chiese di editarlo, (era uno dei compiti per me). Mi ci volle circa un’ora. L’inglese doveva “funzionare” ed i pezzi non erano molto coerenti. Provai a renderlo un po’ più comprensibile. Lo inviai via e-mail a Louis, che se ben ricordo, lo stampò con l’aiuto della stampante di Sarito. Penso che venne letto a UG ed al resto dei presenti. Il pezzo è ora presente nel sito web di UG come in molti altri siti.

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Un’altra mattina, UG stava parlando e stava cercando, con scarso successo, di ricordare  un verso Sanscrito del Vedantins, Naiyayikas, Bauddhas ed altri filosofi. Dissi a UG che era possibile avere i versi esatti da internet, ed egli disse subito di farlo. Io andai nella stanza vicino alla cucina ed iniziai a cercare i versi. Non ci volle molto. Li scrissi in Sanscrito e li mostrai a UG. Egli disse che sarebbe stato più facile leggerli in lingua Telegu, così io scrissi i versi in Telegu su un altro foglio ed egli potè leggerli con grande facilità. Gli dissi che i versi erano stati scritti da Sri Krishna Chaitanya, il fondatore del movimento Chaitnaya ed erano in relazione alla leggenda della conversazione tra lui e Raghunatha, il filosofo del Navya-Nyaya, che era un suo studente. Chaitanya era egli stesso un buon studente nel Nyaya ma egli non credeva che la logica avrebbe aiutato una persona ad avere la liberazione. Così mentre affermava questo, durante l’attraversamento di un fiume su un battello, scagliò il manoscritto di logica che teneva nella mani nel fiume. 

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Mahesh arrivò circa una settimana dopo di me. UG disse a Mario di cercare una sistemazione per lui, ed io dissi a UG che, nel mio appartamento, vi era una camera libera, che nessuno stava usando, quindi perché non metterlo lì? UG fù d’accordo ed io gli diedi la stanza. La prima notte che arrivò mi salutò con un bacio e mi ringraziò per il lavoro di editazione su un articolo che riguardava UG, che avevo fatto recentemente per il suo giornale. Non c’era una grande conversazione tra Maesh e me. Per la settimana o due che egli fu là, (mi sembra circa dieci giorni), io gli preparavo il caffè la mattina e gli offrivo degli anacardi o dei pezzi di pane. Poi lui usciva il mattino presto per vedere UG e spendere il resto della giornata nella villa.

Mahesh ha avuto un ruolo centrale nella vicenda di UG. Egli aveva una relazione speciale con UG. UG gli lasciava toccare i suoi piedi con la testa alla maniera indiana, (o forse UG lucidava la testa di Mahesh coi piedi), lo poteva baciare sulla fronte, o poteva avere gesti violenti, (scherzando) o indirizzargli scherzi pesanti. Pure io pensai che questo ero il momento di mostrare tutto il mio “background” e mostrare il mio orgoglio una volta e per sempre davanti a quell’energia chiamata UG. Lui tentò di prevenirmi ma io dissi: “Tu lasci fare a Mahesh tutto questo perché io non posso?” e mi avvicinai a lui.  

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Usha, la figlia di UG, arrivò circa a metà della mia permanenza, dopo essere rimasta bloccata a Bombay a causa di un ritardo del suo visto per l’Italia e la Svizzera. Sembrava ci fosse stato un disguido nel processo burocratico a causa dell’inettitudine dell’agente di viaggio di Mahesh [4]. Chandrasekhar e Sugna, che si supponeva arrivassero con lei, ebbero una destino ancora peggiore. Il loro visto per l’Italia non fu solo ritardato ma Chandrasekhar fu convocato al consolato italiano per un colloquio.

L’arrivo di Usha è stato uno degli eventi più importanti. Tutti erano ovviamente felici di vederla. (lei era la figlia preferita di UG). Non appena arrivata ella sedette vicino a lui ed iniziò ad accudirlo, massaggiando le sue gambe ed i piedi con olio; come figlia doveva provvedere alle necessità del padre. Cucinò dell’upma e dell’idli per lui. Voleva fargli un bagno (era quasi tutto pronto), ma UG non ne volle sapere. Non faceva un bagno da circa un mese ma non odorava per niente. Era pulito come un  giglio.

In quel frangente ho rinnovato la mia conoscenza con Usha. (L’avevo incontrata prima in India e negli Stati Uniti). Lei voleva lezioni sull’uso del computer. Io le diedi un paio di lezioni, insegnandole la tecnica base di usare le dita sulla tastiera, accedere alla posta, scrivere e rispondere alle e-mail e cose simili. Da insegnante qual’era stata, imparava velocemente. Quando io partii le suggerii che avrebbe potuto continuare ad imparare con l’aiuto di Chandrasekhar o qualcun altro. Non so se lei lo abbia fatto, perché più tardi, le scrissi un e-mail ma non ho mai ricevuto risposta.

 * * * 

Come ho detto prima Chandrasekhar e la moglie Suguna non sono riusciti a venire assieme ad Usha. Mario e gli altri mi facevano pressioni affinché rimanessi più a lungo. Io stesso esprimevo il mio rincrescimento per non riuscire ad incontrare Chandrasekhar a causa del suo ritardo. In vero avevo un’altra ragione per incontrare Chandrasekhar: avevo appena finito la traduzione della terza serie del suo libro. “Stopped in Our Tracks” a gli volevo dare il CD del libro personalmente e discutere con lui riguardo anche alla seconda serie del libro. Infatti avevo appena finito, di recente, di tradurre la seconda serie ed avevo portato una stampa rilegata da presentare a UG. 

Alcuni tra i presenti, avevano letto i passaggi della seconda serie. Guha, apparentemente aveva letto il capitolo sulle Upanishads in quel libro. UG mi aveva espresso il suo apprezzamento su quel capitolo evidenziando l’erudizione di Chandrasekhar. (io, successivamente, riferii quel commento a Chandrasekhar). Io dissi a UG che il capitolo seguente nel libro che si intitolava: “Le Upanishads e UG” era ancora più interessante e che egli avrebbe dovuto leggerlo. Non so se se egli lo abbia mai letto o se qualcuno lo lesse a lui. Il libro stava circolando e la gente leggeva parti di esso. Infatti la nipote di UG, Kusuma, che era venuta in visita dagli Stati Uniti e Lisa hanno fatto delle correzioni alle bozze. Lisa mi chiese di leggere l’ultimo capitolo del libro che io avevo intitolato, “Una preghiera a UG”. Mentre leggevo Lisa filmò la, scena. La lettura era inframmezzata qui e là dalle esclamazioni di UG e dai commenti editoriali. 

Per concludere la cosa arrivò all’orecchio di UG ed attorno al 26 di febbraio, quando andai a visitarlo quella mattina, egli mi chiese: “Come possiamo persuaderti a rimanere un po’ più a lungo?”. Io dissi Ok. Estesi quindi la mia permanenza fino al 9 di marzo. Sarito chiamò la British Airways ed io arrangiai il mio volo per quella data. 

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Chandrasekhar e Suguna non arrivarono fino all’8 pomeriggio. Io e Mitra andammo a Nizza a riceverli all’aeroporto. Io avevo solo mezza giornata per rimanere con lui in quanto la mattina successiva dovevo partire. 

Quando arrivammo da UG, come d’uso, c’erano parecchie scarpe fuori e il soggiorno era pieno di persone. Credo che entrò prima Suguna e poi Chandrasekhar. Come Sugna entrò scoppiò in lacrime. Disse “UG, perché sta succedendo a te?” o una frase simile espressa in Telegu. Allora UG le rispose in Telegu con la stessa voce commossa, “perché piangi?” Quello fu molto commovente per tutti. L’affetto di UG per lei era sconfinato. Lei è veramente un’anima bella. 

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Un giorno che ero stanco dei soliti discorsi gli chiesi: “UG, cosa impedisce che tu muoia ora?” Lui rispose, “Io voglio andare ma il corpo non me lo permette!” Lui aveva asserito quell’idea molte volte prima. Io cercai di obbiettare, “Se tu hai a cuore quello che il corpo cerca di dirti, dovresti curarlo con attenzione, nutrirlo, e farlo tornare in forma, invece di ignorarlo e lasciare che se ne vada!” Ma lui ha reagito spostando il discorso sul mio insegnamento, i miei scolari etc. 

Una cosa notevole riguardo a UG era il suo atteggiamento riguardo al suo stato. Qualche volta poteva succedere che emettesse qualche gemito, oppure che respirasse a fatica, ma è rimasto sempre impassibile riguardo alla sua salute ed il suo benessere. Non si è mai preoccupato, neppure per un attimo per quello che stava accadendogli. Una volta l’ho sentito ruggire: “pensate che mi importi se vivo oppure muoio?” Non ha mai avuto la paura della morte e della malattia che spesso additava come nostra caratteristica. 

Dopo avere fatto un resoconto dei suoi soldi, UG andava ripetendo costantemente che avrebbe dato i rimanenti 300.000 dollari a chiunque lo avesse eliminato. Su quell’affermazione c’erano sempre una serie di battute. Io gli dissi che per quei soldi lo avrei fatto io. Egli disse che non l’avrei fatto. Io dissi che potevo strangolarlo o dagli “il bacio della morte”. Louis stava esprimendo il suo umorismo dicendo che si poteva fare carne trita da mettere su dei tortini con del ketchup da distribuire a tutti. E cosi via in una serie di battute senza fine. 

Una mattina stavo preparando uno schema per una “sfida all’ultimo sangue” con UG e stavo aspettando l’arrivo di Mahesh  che avrebbe potuto registrarlo. (Mahesh prendeva un mucchio di appunti  in maniera da poter scrivere un giorno un libro. Egli avrebbe rimproverato UG dicendogli, “tu dici che muori ma non stai veramente morendo!”) . Questa “sfida all’ultimo sangue” poteva essere una risposta alla ripetizione continua della farse di UG, “io voglio andare, ma il corpo non vuole andare” Quando Mahesh arrivò, io stavo massaggiando le gambe di UG assieme ad Usha, (stavo provando un tipo di massaggio sullo stile di Bowen, che avevo appreso dalla mia ex moglie Linda). Mentre stavo massaggiando mi sono alzato in piedi ed ho esclamato “qui ci sono le tre condizioni della sfida: 1) E’ un dibattito finché uno di noi non si ritira. 2) Usiamo solo le regole della logica e nient’altro. 3) Nessuna prepotenza da parte di UG. Non so se qualcuno fu divertito dalla mia idea. 

La mia obiezione a UG essenzialmente era che, se lui trattava il suo corpo come qualche cosa di separato da lui, (o coincidente, non importa), lo avrebbe dovuto ascoltare, visto che spesso affermava che il corpo è in grado di gestire tutti i problemi. Io dissi che era l’entità chiamata “UG” che non permetteva al corpo di prendersi cura dei problemi. (Egli ammise che il corpo era un fastidio). Se egli avesse ascoltato le richieste del corpo avrebbe visto che il corpo stava domandando nutrimento e sollievo dal dolore, e che avrebbe voluto aiuti in quella direzione. Il corpo vorrebbe stare meglio, aggiunsi: E aggiunsi è quel “UG” che io vorrei togliere di mezzo affinché il corpo possa prendersi cura dei suoi problemi. E’ quel “UG” che stà sottomettendo il corpo alla dieta forzata, alla filosofia e agli altri tipi di ‘fesserie’ e contorcimenti. UG ammise di essere un “fesso”. 

Non penso che UG abbia sentito qualche cosa di quelle idee, ma quello era il modo in cui era ed in un certo senso aveva ragione. Egli infatti aveva detto spesso alle persone che UG era già morto ed ora doveva solo aspettare che il corpo morisse, quindi non avrebbe dato nessun incoraggiamento, (eccetto il cibo minimo), al corpo. E quello era esattamente ciò che stava succedendo: ha lasciato che il corpo appassisse lentamente per suo conto. C’è voluto un certo tempo; egli declinava giorno dopo giorno, finché finalmente è andato mentre nessuno era con lui. Si è assicurato che i tre che lo stavano guardando (Mahesh, Larry e Susan) fossero fuori per circa 15 minuti a bere una tazza di caffè ed ha esalato l’ultimo respiro. 

Dieci giorni prima della sua morte, mentre tutti erano fuori dalla stanza, egli aveva chiesto a Mahesh di uscire e di dire a tutti di “tornare da dove venivano e di non rimanere neppure nei paraggi per cercare di vederlo”. Anche Larry e Susan partirono, ma quando arrivarono all’aeroporto di Nizza, furono richiamati indietro. Anche Usha venne mandata via, come pure Chandrasekhar e Suguna. (Credo che se fossi rimasto anche io avrei avuto la stessa sorte). Fu chiesto a Mario e Sarito di rimanere nei dintorni per dare una mano se era necessaria qualche cosa pratica. Guha era ritornato dopo un viaggio in India con Lakshmi e le loro figlie per salutare UG, nonostante UG gli avesse detto di non ritornare. Lui non ha avuto la forza di stare via, ma anche lui è dovuto stare lontano assieme agli altri. Così anche lui era in giro nella città col suo telefono cellulare, (ciascuno degli amici di UG ha un cellulare). 

UG aveva dato istruzioni chiare a Mahesh dicendo che non voleva funerali o cerimonie di nessun tipo. Il suo corpo è stato incenerito localmente. Susan, che è un dottore, era a portata di mano per il certificato di morte. Io non so che ne è stato delle sue ceneri. Credo che Mahesh le abbia portate con se in India; ma non so. Ho sentito che è stato chiesto a Mitra di portare qualche effetto personale di UG a Gstaad, ma non so quali sono state le disposizioni finali. Ho sentito anche che a Sarito è stato lasciato l’incarico di gestire il fondo tedesco in accordo alla volontà di UG [5]. Mahesh ha avuto il compito di occuparsi degli altri fondi, molti dei quali da distribuire alle ragazze povere indiane che studiano all’estero. C’erano altre disposizioni, che UG aveva dettato a Mahesh, disposizioni che erano stato lette ad alta voce in qualche incontro, ma non credo che esse abbiano nessun valore legale. Riguardo all’appartamento che era stato prenotato per UG, a Gstaad, per l’estate fino alla fine di agosto, UG ha invitato ciascuno dei suoi amici ad andare la gratis ed a divertirsi.  

Una volta, verso la fine della mia permanenza, Yashoda raccolse dei soldi tra i presenti per comprare una pianta da regalare a Lucia e Giovanni, come segno di apprezzamento per la loro graziosa  e splendida ospitalità. La pianta verrà messa nel giardino in memoria di UG.

* * *

La notte prima della mia partenza, io fatto un piccolo discorso indirizzato a ciascuno dei presenti: Ho espresso la mia gratitudine a ciascuno per avere avuto così tanta cura di UG, specialmente Louis. Quello che Luois ha fatto per UG nessun altro, incluso me stesso, avrebbe potuto farlo. Tutti abbiamo lavorato assieme come una famiglia, ho continuato: “Ogni cosa è stata fatta e non c’era nessuno che diceva come farla come un’orchestra senza direttore”. In questo scritto  ho citato il nome di diverse persone provenienti da vari paesi ma voglio citare anche qualcuno che non era presente, particolarmente Julie Thayer. 

* * * 

Perché così tante persone sono state attratte da UG? Alcuni lo consideravano come il loro maestro spirituale che li guidava nelle loro vite. Altri, credevano nei suoi poteri “soprannaturali” e lo guardavano come un aiuto per avere successo nella carriera, per i soldi o per altre cose. Alcuni lo vedevano come un amico incomparabile che era sempre presente per loro e che non poteva essere rimpiazzato da nessun altro. Alcuni l’amavano semplicemente. Alcuni lo vedevano come una figura paterna, che dava loro quell’amore e quell’affetto che non avevano sentito da nessun altra parte. Il loro rispetto, amore ed obbedienza era così forte al punto che avrebbero tollerato qualsiasi cosa per lui. 

Nulla spiega meglio queste relazioni che questa considerazione ultima, cioè UG ha rappresentato per molte persone la fine della ricerca. Con UG uno sentiva di essere arrivato alla fine del cammino. Non c’è nulla oltre. Nessuna meraviglia che lui sia diventato un punto di riferimento, (per usare un’espressione di Julie), per molti di noi. Quella era l’influenza magica di UG sulle persone attorno a lui. 

UG ha chiesto a molte persone, incluso me, di andare a trovarlo un’ultima volta prima che morisse. Ma ad alcuni non lo ha chiesto. Non è chiara la logica che c’era dietro a ciò. Qualunque cosa fosse è sempre stato chiaro che se una persona non veniva lui non mostrava nessun disappunto. C’era sempre l’impressione che questo invito era fatto alle persone per il loro bene e non per il suo, giusto per dare loro l’ultima opportunità di vederlo. [6] 

Non posso non essere impressionato dalla cordialità reciproca che le persone di questo gruppo hanno espresso gli uni verso gli altri. Non solo rispetto, ma anche amicizia ed affetto. Io so che almeno con una parte di loro l’amicizia sopravviverà anche dopo la morte di UG. Con gli altri ritengo che l’amicizia potrebbe rinnovarsi in ogni momento che io volessi o che si presentasse l’occasione, allora sarebbe come se ci fossimo incontrati ieri. 

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Io dissi a UG ed a tutti i presenti che qualunque cosa avesse deciso, sia che avesse deciso di rimanere o di andare, noi avremmo rispettato la sua decisone. Se avesse deciso di rimanere ed andare avanti io sarei stato felice di ospitarlo ancora a Seaside. D’altra parte, se avesse deciso di andare, quella sarebbe stata una sua decisone e noi l’avremmo rispettata. 

Pensavo, da qualche parte dentro me, che UG mi avrebbe chiesto di spostare ancora la mia partenza, ma non successe. Per quanto sono stato testimone di quel momento non mi era così chiaro che UG fosse prossimo alla morte; c’era qualche possibilità che egli avrebbe potuto riprendersi come aveva già fatto precedentemente pochi anni fa. [7] Ma io non ci tenevo a stare là di mia iniziativa e vederlo morire. Per qualche ragione la sua morte non aveva grande senso per me. UG aveva già detto diverse volte che egli voleva lasciare tutto; voleva farsi portare a Gstaad dove avrebbe sistemato i suoi affari e quindi sarebbe scomparso. 

La vigilia della mia partenza ho salutato tutti. A UG ho chiesto se era disponibile alle 5, 30 del mattino per passare a salutarlo. Lui disse, “perché alle 5,30, tu puoi venire alle 5. Sarò comunque sveglio la maggior parte della notte”. Lisa partiva anche lei alla stessa ora ed avremmo fatto assieme, una parte del viaggio, fino a Londra dove ci saremmo separati, io verso Seaside e lei verso Palm Springs. Mitra doveva portarmi da UG col mio bagaglio alle 5,00. Ho dormito profondamente quella notte. Quando arrivammo Chandrasekhar, Suguna, Larry, Susan, Guha, Lucia erano già là, come anche Kathy, Avner, Usha, Golda e parecchi altri. Io salutai di nuovo tutti. Mi inchinai per l’ultima volta ai piedi di UG per mostrare il mio rispetto.  

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Io sento e sono sicuro che UG non era inconsapevole di se stesso e che nonostante la mia ambiguità c’era una sentimento di unità con UG tra noi.

Io non posso dire realmente di sentire la mancanza di UG. Sicuramente lui è andato ma l’unità che ho sentito, l’identità e l’energia non sono finite. Un po’ come quello che dicevo sempre a UG, “Tutto quello che c’è di reale in UG è qui ed ora”. Io non sono importante e ciò che è reale è sempre là, con o senza UG, con o senza me.  

Qualcuno potrebbe chiedere se io sento la stessa assenza di separazione tra me stesso e le persone comuni. La risposta è, “di base si, ma spesso non emerge perché i miei condizionamenti ed il mio back-ground mi spingono a reagire a quello che gli altri dicono o fanno e questo crea una divisone tra me e gli altri. Nel caso di UG comunque questo meccanismo di reazione era temporaneo o in alcuni casi sospeso. Non c’era spazio affinché questa separazione emergesse. Non è che io senta che c’erano due persone non separate, ma piuttosto che mi sentivo in un campo di energia dove i miei meccanismi di reazione non erano presenti. 

Voi potete sentire la stessa cosa nei momenti di amore intenso, quando la separazione tra voi e il vostro amato non è presente. In quei casi non è che sentite che entrambi siete uniti in un'unica persona ma toccate uno sconfinato campo di energia che esiste ovunque ed in ciascuno di noi, in voi ed in me. Ovviamente non si può rimanere in quello stato. Il mondo deve continuare il suo gioco e noi siamo parte del gioco. Agiamo e reagiamo alle altre persone. Veniamo coinvolti ed abbandonati, ma di base è tutto un gioco di energia.

Addio UG amico mio 

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[1] L’archivio era una collezione di lettere, e articoli di giornale sui libri, fotografie e video che UG portava con se.  

[2] Paul Arms era sempre presente sullo sfondo pronto a prestare il suo aiuto se fosse stato necessario. 

[3] Idli è un cibo, solitamente mangiato durante la prima colazione, tipico dell’India del Sud. E’ una torta impastata con la crema di riso e farina di fiori “udad dahl” e lasciato fermentare per una notte. Viene mangiato condito con burro fuso, con la noce di cocco, e una polvere fatta con peperoncino rosso ed i fiori di “urad dahl” arrostiti o, qualche volta con una zuppa fatta con il tamarindo e vegetali.

Upma è un altro alimento tipico della prima colazione fatto con semolino e frumento macinato. 

[4] Mahesh è stato “castigato” per non avere aiutato Usha, Chandrasekhar e Suguna con il loro visto. Ma Mahesh ha protestato dicendo che nessuno glielo aveva chiesto. 

[5] Sarito ha scritto una e-mail che diceva: “UG non ha mai chiesto a me di fare quello.”

[6] So che parecchie persone avrebbero voluto venire, qualcuna aveva trovato anche la sistemazione, ma poi non poterono per le più disparate ragioni.  

[7] UG era già caduto nel bagno e si era fatto male una volta precedentemente, circa cinque anni fa e fu accudito e aiutato a recuperare la salute da Louis, Sidd, Paul Arms e gli altri amici. Gli ci erano volute circa cinque settimane per riprendersi.